La storia di “Madame Royale” film “en travesti” di Ugo Tognazzi

Omosessualità e travestimento nel cinema italiano, ma non solo, sono i temi che vengono affrontate nell’incontro che si tiene oggi alle 21 sulla pagina Facebook di Universigay e Coming-Aut Pavia, dal titolo “Quelle come me”. “Quelle come me” è anche il titolo del saggio scritto da Andrea Meroni e Luca Locati Luciani (PM edizioni, 2020, pp.340, euro 25), che viene presentato per l’occasione. È un libro che ricostruisce la genesi del film “Splendori e miserie di Madame Royale” diretto da Vittorio Caprioli e uscito nel 1970. «È il primo lungometraggio italiano con protagonista un personaggio omosessuale – spiegano gli organizzatori di Universigay – Si racconta infatti di Alessio, un mite corniciaio che evade dalla routine vestendo i panni di “Madame Royale”, gran dama settecentesca. A incarnare questa figura è Ugo Tognazzi, alla guida di un cast comprendente la compagnia “en travesti” dei Legnanesi».

La trama. Alessio è un ballerino omosessuale che ha abbandonato il mondo dello spettacolo per prendersi cura di Mimmina, figlia di un suo vecchio amante e mantenuto. Mimmina si caccia ripetutamente nei guai e viene arrestata dopo aver avuto un malore a seguito di un aborto clandestino. Alessio, che per vivere fa il corniciaio, nelle vesti di “Madame Royale”, tiene periodicamente degli intrattenimenti “en travesti” con gli amici della comunità omosessuale. Viene però preso di mira dal commissario di polizia che ha arrestato Mimmina e, con la promessa di evitare a Mimmina la condanna penale a seguito dell’aborto, viene convinto a fare l’informatore per la questura. Grazie alle sue delazioni, la polizia riesce a scoprire alcuni trafficanti di droga e falsari di quadri. Ma le voci delle sue confidenze al commissario, da cui Alessio è attratto, girano velocemente e l’uomo viene abbandonato da tutti gli amici. Solo e senza protezioni, il protagonista decide di lasciare la città. Ma, prima di poter partire, verrà ucciso dalla malavita.

Il libro

Il libro che viene presentato stasera – aggiungono gli organizzatori – indaga sulle suggestioni provenienti dalla realtà confluite nella sceneggiatura cinematografica, supportando il lavoro di ricerca con una decina d’interviste a persone che hanno testimoniato o contribuito alla sua realizzazione, in primis Ricky Tognazzi, figlio di Ugo. Tra gli intervistati, ci sono anche il direttore artistico Pier Luigi Pizzi, la cantante Ada Mori e Franca Valeri. A corredo del tutto, si aggiungono le opinioni di artisti e militanti Lgbt di diverse generazioni.

L’incontro, che serve dunque per analizzare il contesto sociale fuori dal film e dentro la storia, oltre che le implicazioni che Madame Royale ha prodotto nella rappresentazione dell’omosessualità nel cinema italiano, si inserisce nel rassegna “Untold, rappresentazione e identità Lgbti nei linguaggi dell’arte”.

Fonte: laProvincia150

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