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Nella prospettiva emergente della sociologia delle associazioni, il volume presenta il resoconto dell’etnografia delle pratiche lavorative che Bruno Latour ha realizzato all’interno di una “fabbrica del diritto”, il Consiglio di Stato. L’autore rende visibili le particolari condizioni dell’oggettività del diritto attraverso la minuta descrizione del network dei discorsi, delle materialità (dossier, faldoni, fascicoli) e dei soggetti (corpi professionali, carriere lavorative, ecc.) che costituiscono, in modo specifico, la complessa macchinazione istituzionale di un determinato grado del giudizio amministrativo.
Latour, noto per i suoi studi sulla scienza e sulla tecnologia, rende più evidenti in questo lavoro le coordinate del suo programma di antropologia simmetrica, che presenta delle similarità, ma anche delle differenze, rispetto ad altre piste della riflessione sociologica che si interrogano sul superamento del modernismo nel mondo contemporaneo, e fornisce un interessante e originale contributo all’analisi della specificità del diritto, inteso come una delle forme di “produzione di verità” e di composizione del sociale.
Il volume, in questo senso, segnala il complesso lavoro di tessitura che il diritto attiva, insieme ad altre modalità di associazione (quali la scienza, la tecnologia, la religione), nel tentativo di costruire possibili risposte alla domanda continuamente reiterata del come mettere insieme un “mondo plurale, ma comune”.
€ 25,00 € 22,00
Nota introduttiva. Come mantenere il segreto di Stato
Ringraziamenti
1. All’ombra di Bonaparte
Due simboli scelti in modo assai infelice, p. 15; Una banale storia di piccioni, p. 19; Un decreto controverso, p. 34; «Una sentenza del tribunale dei conflitti suscita un’aspra controversia», p. 46; La legge è flessibile, ma è la legge, p. 58; Uno strano laboratorio di scrittura, p. 73; Salendo lo scalone d’onore, p. 83
2. La lavorazione di un dossier
Le peripezie di un faldone, p. 87; Un fragile ponte di testi, p. 100; La messa a nudo di un fascicolo, p. 108
3. Un Corpo in un palazzo
«Appuntamento in sala caselle», p. 125; Un Corpo un po’ agitato, p. 128; Un mestiere di import-export, p. 140
4. Il movimento del diritto
Un brusco capovolgimento di fronte, p. 143; Nel ragionamento giuridico ogni cosa è importante, p. 156; «Si colpisce il cuore dello Stato», p. 168; «Approfittate di questa occasione per smuovere la giurisprudenza!», p. 185; De minimis et maximis curat praetor, p. 208
5. Oggetti delle scienze, obiettività del diritto
Il Consiglio di Stato e il laboratorio, p. 215; Come produrre distacco, p. 227; Catene di referenze e concatenazioni di vincoli, p. 243; Res judicata pro veritate habetur, p. 258
6. Parlare del diritto?
I pericoli dell’esotismo, p. 269; Una strana forma di autonomia, p. 279; Cornu bos capitur, voce ligatur homo, p. 293
Il diritto in azione. Una conversazione con Bruno Latour
Bibliografia