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A partire dalla seconda metà degli anni Novanta, l’immigrazione comincia sempre più ad essere concepita come fenomeno da controllare, mentre l’immigrato diviene oggetto di controllo sociale. L’appiattimento del senso comune sullo stereotipo pregiudiziale che vede in ogni immigrato un povero e in ogni povero un possibile criminale è il risultato di uno specifico processo storico-sociale di strutturazione delle categorie attraverso le quali percepiamo e rappresentiamo il mondo.
Di quale processo o fenomeno storico questa transizione è il risultato? Quali sono le cause che hanno condotto alcuni attori collettivi a detenere il capitale simbolico necessario a esercitare quel dominio di cui il senso comune è espressione?
Questo libro tenta di rispondere a questi quesiti, cercando di risalire all’origine del fenomeno, a partire dalla crisi delle istituzioni rappresentative e dalla conseguente trasformazione neoliberale del campo politico in un mercato nel quale l’offerta di “sicurezza” corrisponde a una domanda creata ad hoc. L’immigrazione come fenomeno securitario, allora, diviene un fatto sociale totale, un modo per leggere le trasformazioni in atto riguardante la società contemporanea.
€ 18,00
Indice
Prefazione
Introduzione. Paradigma securitario e “regime di verità”
1. L’immigrazione come minaccia, il migrante come soggetto pericoloso
1.1 Dispositivi di sicurezza e controllo dei flussi. Rileggere Foucault
1.2. Neoliberalismo e politiche della sicurezza
1.3 Controllo attuariale e costruzione della rappresentazione dello straniero
1.4 La costruzione sociale dello “straniero” negli anni Novanta
1.5 Schengen: l’Europa dell’inclusione differenziale
1.6 Governamentalità neoliberale e critica delle teorie eccezionaliste
2. L’ordine del discorso securitario
2.1. Il linguaggio come prassi e come “violenza simbolica”
2.2. L’impiego della Critical Discourse Analysis nei discorsi parlamentari
2.3 Produzione normativa e discorsiva del securitarismo: nota metodologica
2.4 La legge Turco-Napolitano: il dibattito, la norma, gli emendamenti proposti
2.5 La Legge Bossi-Fini: il dibattito, la norma, gli emendamenti proposti
3. Lo straniero e la paura: bisogna difendere la società
3.1 La sicurezza come universo di discorso “totalitario”: l’analisi dei discorsi
3.2. Insorgenza e sviluppo del paradigma securitario
3.3. Il rischio come costruzione sociale
3.4. Un ritorno a Hobbes? Politica e sicurezza nella seconda modernità
3.5. La sicurezza come issue pubblica
Conclusioni. Homo Civis o Oeconomicus? La sicurezza come “fatto sociale totale”
Bibliografia