Rivista di Diritto delle Arti e dello Spettacolo. N. 2/2017

Orlando Roselli
Editoriale


Vincenzo Caporaletti, Luca Ruggero Jacovella
La teoria delle musiche audiotattili e il diritto d’autore. Una revisione paradigmatica

Abstract: Nuovi paradigmi nella ricerca riformulano le prospettive con cui interpretare
la realtà, compreso il diritto d’autore. La Teoria della Formatività audiotattile
(o Teoria delle Musiche Audiotattili), recentemente elaborata da Vincenzo
Caporaletti, mette in discussione concetti cardinali quali opera dell’ingegno,
compositore, interprete, composizione, esecuzione, introducendo nuovi concetti
come il principio audiotattile, la codifica neo-auratica, l’estemporizzazione, ed altri.
Queste innovative nozioni illuminano inediti modi di intendere la funzione
creativa che si esplica nell’opera da tutelare attraverso il diritto d’autore, in specie
attraverso pratiche in tempo reale, imponendo un mutamento di paradigma
all’interno delle concezioni basilari del diritto delle arti e dello spettacolo.
Keywords: musiche audiotattili – improvvisazione – estemporizzazione – diritto
d’autore – diritti connessi artisti interpreti.


Tiziana Carpinteri
Un primo sguardo sulla nuova Legge Cinema ad un anno dalla sua entrata in vigore

Abstract: Lo scritto ripercorre il frastagliato excursus che, per anni, ha caratterizzato
il settore cinematografico sotto il profilo normativo, soffermandosi sulla
introduzione della legge n. 220 del 14 novembre 2016. L’esigenza di una riforma
organica del sistema, per vero auspicato dai più, tuttavia, è stata dalla legge demandata
ai vari decreti attuativi, i quali ne costituiscono il vero punctum dolens. Il
ritardo nella loro approvazione (peraltro non ancora avvenuta nella totalità) e le
continue sfide del mercato cinematografico impongono, infatti, una serie di considerazioni
critiche, nell’auspicio di una effettiva ed equilibrata riforma dell’intero
apparato.
Keywords: opera cinematografica – opera audiovisiva – fondo cinema e audiovisivo
– credito d’imposta – contributi automatici e selettivi.


Giovanna Carugno
Opera lirica e diritto d’autore nella prima metà del XIX secolo

Abstract: Il presente saggio si propone di illustrare le principali questioni relative
alla tutela del diritto d’autore sull’opera lirica nel periodo preunitario, con particolare
riguardo all’aspetto dell’utilizzazione economica della stessa. Prendendo
le mosse da un breve excursus storico sull’evoluzione della legislazione sul diritto
d’autore, sarà dato conto di come, prima della proclamazione del Regno d’Italia,
la frammentazione della disciplina non consentisse ai “protagonisti” del teatro
musicale di addivenire a modelli uniformi di regolamentazione dei rapporti
giuridico-economici. Il saggio porrà in evidenza l’importanza dei singoli contratti
stipulati da compositori, editori, librettisti e impresari, quali fonti delle regole
operazionali caratterizzanti il settore dell’editoria musicale, nonché come strumento
di comprensione del ruolo che suddetti soggetti rivestivano nel panorama
culturale dell’epoca.
Keywords: diritto d’autore – contratto di edizione – libretto – opera lirica –
editoria musicale.


Giovanni De Gregorio
Libertà di Panorama nel Digital Single Market: quali prospettive?

pressoché gratuita riproduzione e comunicazione al pubblico di opere artistiche
ha contribuito a riproporre l’interrogativo riguardante l’introduzione di una limitazione
obbligatoria a livello europeo relativa alla libertà di panorama. Il tema è
stato oggetto di dibattito nella riforma del diritto d’autore europeo nel contesto
della strategia del Digital Single Market. Sebbene le legislazioni degli Stati membri
prevedano soluzioni differenti tra loro, la proposta di Direttiva sul diritto d’autore
nel Mercato Unico Digitale non prevede un’eccezione che obbliga che obblighi
gli Stati membri ad introdurre nel proprio ordinamento il diritto di riprodurre
e comunicare al pubblico opere artistiche collocate in spazi pubblici. Di conseguenza,
il sistema previsto dalla Direttiva Infosoc continua ad essere il punto di
riferimento della libertà di panorama in Europa.
Keywords: diritto d’autore – freedom of panorama – direttiva Infosoc – beni
culturali – diritto dell’Unione Europea.


Stefano Fusco
La riforma dei Musei, dalle origini ai suoi effetti futuri

Abstract: il presente lavoro di ricerca tenderà a dimostrare come la Riforma dei
Musei, approvata nel 2014 da parte del Ministro Dario Franceschini, abbia prodotto
dei significativi cambiamenti nell’ambito del sistema museale italiano, ma
anche nell’organizzazione generale del Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo (Mibact). Partendo da un’analisi storica dei vari tentativi succedutisi
nel corso di 50 anni, si è ricondotta poi la discussione alla riforma del 2014 analizzandone
i contenuti tecnico-scientifici. Dopo aver quindi esaminato gli aspetti
giuridici e le relative conseguenze nell’ambito dell’amministrazione museale, si
passerà ad analizzare i risultati ottenuti dalla 30 realtà autonome ad oggi vigenti.
Confrontando i dati delle serie storiche del Ministero si evidenzieranno quindi
gli elementi positivi della riforma ed eventuali correttivi da porre in essere per
poter ulteriormente migliorare una riforma epocale i cui risultati saranno visibili
in un periodo medio-lungo.
Keywords: riforma musei – Mibact – autonomia – criteri economici – analisi dei
risultati.


Adriana Salvati
La Vocazione di San Matteo: il peccato e le imposte

Abstract: Il lavoro esamina il dipinto di Caravaggio sulla Vocazione di San Matteo
e l’origine della relazione, ivi espressa, tra esattori delle imposte e peccatori. Il
quadro riesce a riprodurre ed attualizzare il diffuso sentimento di diffidenza e
avversione nei confronti dell’esattore delle imposte e a rappresentare la sfiducia
che impronta la relazione tra Fisco e contribuente.
Keywords: Caravaggio – peccatori – funzionari – imposte – sfiducia.


Silvia Segnalini
I fonti di investimento in arte: un case study per i fondi alternativi

Abstract: Il contributo vuole analizzare, l’impatto sul sistema della gestione collettiva
del risparmio, con particolare riguardo al mercato dell’arte, della Direttiva
2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, sui gestori dei fondi di investimento
alternativi (c.d. AIFMD, acronimo che sta per “alternative investment
fund managers directive”): intervento normativo con cui il legislatore ha inteso stabilire
un quadro regolamentare e di vigilanza armonizzato, utile a definire un
approccio uniforme ai rischi connessi all’operatività dei FIA. La scelta di adottare
una disciplina sui gestori e non sui fondi, che continueranno ad essere disciplinati
e sottoposti a vigilanza nazionale, discende dalla difficoltà di armonizzare
una così grande varietà di FIA. Numerosi sono gli aspetti disciplinati, tra cui uno
dei più problematici – solo per esemplificare – specie ora che il provvedimento è
stato finalmente attuato anche in Italia –, è quello che concerne il sistema del c.d.
gestore unico: una scelta che ha da sempre caratterizzato il sistema italiano della
gestione collettiva del risparmio, e che allo stato non è chiaro se potrà essere o
meno confermata alla luce delle novità introdotte con l’AIFMD.
In tale contesto, l’attenzione viene concentrata in particolare sui gestori di
fondi di investimento in arte, utilizzati come case study per i fondi alternativi.
Keywords: mercato dell’arte – fondi di investimento alternativi – gestione collettiva
del risparmio – AIFMD – art funds.


Giusy Sica
Impresa e cultura, dalle partnership strategiche al crowdfunding culturale

Abstract: Il presente articolo ha l’obiettivo di proporre una lettura dello sviluppo
e dell’innovazione avvenuta a seguito del fenomeno della globalizzazione che ha
investito la nostra società. Nella prima parte del lavoro è stato analizzato lo scenario
nel quale le aziende d’oggi si trovano a competere, i cambiamenti intervenuti
nel contesto di consumo e nel contesto di lavoro che hanno portato l’impresa
a prendere atto della centralità dell’individuo e dei suoi valori anche nel contesto
economico. Nella seconda parte si è cercato di mettere in luce il potenziale
sia aziendale sia del settore culturale, utile per un incontro strategico e proficuo
in ottica progettuale. A tale scopo, è stata proposta una tassonomia di possibili
interazioni tra impresa profit e impresa culturale in termini di benefici, di coinvolgimento
e di durata. Senza alcuna pretesa di fornire un teorema assodato, si
tenterà quindi di presentare i contributi provenienti da tale “rapporto virtuoso”
tra impresa e cultura. L’ultima parte del lavoro è stata dedicata ai risultati emersi
dall’analisi qualitativa di due best practices nazionali di grande rilevanza: l’Herculaneum
Conservation Project ed il caso Made in Cloister. L’analisi dei due casi
intende riflettere sul “nuovo” ruolo assunto dalla cultura, fondamentale fattore
di competitività e generatore di valore per i territori.
Keywords: patrimonio culturale – territori – partnership – progettazione integrata
– crowdfunding.

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Indice

Orlando Roselli
Editoriale

Vincenzo Caporaletti, Luca Ruggero Jacovella
La teoria delle musiche audiotattili e il diritto d’autore. Una revisione paradigmatica

Tiziana Carpinteri
Un primo sguardo sulla nuova Legge Cinema ad un anno dalla sua entrata in vigore

Giovanna Carugno
Opera lirica e diritto d’autore nella prima metà del XIX secolo

Giovanni De Gregorio
Libertà di Panorama nel Digital Single Market: quali prospettive?

Stefano Fusco
La riforma dei Musei, dalle origini ai suoi effetti futuri

Adriana Salvati
La Vocazione di San Matteo: il peccato e le imposte

Silvia Segnalini
I fonti di investimento in arte: un case study per i fondi alternativi

Giusy Sica
Impresa e cultura, dalle partnership strategiche al crowdfunding culturale

Collana:
ISBN: 978-88-99565-75-6
Pagine: 176
Formato: 17 x 24 cm
Rivista di Diritto delle Arti e dello Spettacolo. N. 2/2017
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