Cenere è una raccolta tripartita di componimenti poetici scritti dall’autore nell’arco di vent’anni. Le parole di Carducci scardinano con un’urgenza esistenziale destabilizzante il senso comune con la spudoratezza tipica della poesia, monade sospesa nella confusione spesso vuota, nevrotica  ed estetizzante dei nostri giorni.

Il linguaggio impiegato è volutamente e continuamente contraddittorio: agli estremi una scrittura classica (se per classica si intende la poesia del Novecento) e momenti di scrittura sgorgante, quasi colloquiale, mai fine a se stessa. Nei suoi componimenti si viene travolti da un tormento personale che si fa portavoce di dinamiche interiori tipiche dell’uomo contemporaneo. Al centro di un’ellittica immaginaria gravitano due fuochi, l’amore e l’esistenza, le due grandi tematiche della raccolta. Dalla loro combustione, per citare l’autore, nasce la cenere di questi versi.
Nota di lettura di Tiziana Colusso.

 14,00

Indice

  • Nota di lettura
  • Premessa
  • La troppa giovinezza
    • La vita disvelata
      • Accade sovente che il giorno
      • Deserto
      • Alla vita
      • Mattino
      • Appeso a un ciglio del trascorrere
      • A mio padre
      • Vite in silenziosa parata
      • Caracalla
      • Bisognerebbe che un mattino alzandomi
      • Alla madre
      • La strada (Il destino)
      • Ogni giorno nasco e muoio
      • Mare
      • Una vita
      • Osservazione
      • Il nubifragio della ragione
      • Il mare, una notte
      • Uomini dell’Est
      • Un giorno, di luglio (ripresa di “Osservazione”)
      • Catacombe
      • Confidenza
      • Fatto uomo
      • Ogni volta
      • Mi epura un dolore fresco ogni volta
      • La coscienza al negativo
      • Ruvida realtà
      • Donne dell’Est
      • Marmo
    • Urania
      • Sedevi
      • Scendo nell’Ade
      • Vorrei essere le fila del tuo passato
      • Correvo verso il cancello
      • Dove sei orzata movenza, disarmante lucore?
      • Detraiti da questo spazio
      • Deduco a stento
      • Se tu fossi la Terra
      • Come a una ferita un vento gelido
      • XII MMVI – I parte
      • XII MMVI – II parte
      • XII MMVI – III parte
      • Carnevale
      • Gita al lago maggiore (negato paradiso)
      • Alla tua notte
    • Tre postille
      • Lettera alla tua incuranza (metastasi di uno sbaglio)
      • Sotto la luna
      • Il mestiere della perdita (monologo femminile)
  • Gli alberi fanno silenzio
    • Ballata della maturità
      • Sul colle dell’infinito
      • Il paradosso della coscienza
      • Mancanza
      • Tutti i girasoli sono morti
      • Un tramonto
      • 5 aprile
      • A Capri
      • Convalescenza
      • Questa vita è troppo
      • Avviene
      • Canta la peonia
      • Esiste un altrove
      • Una sera di aprile
      • In cima alla piccola collina
      • Autunno
      • Gli alberi fanno silenzio
      • Tornando a casa
      • Un ricordo
      • Natale
      • Ad Inferos
      • Vespro
      • Una notte
      • Tardo meriggio
      • Sul treno
      • Lasciando Istanbul
      • Bodrum (lettera in forma di poesia)
      • Passaggio in Anatolia
  • La trasparenza del dolore
    • Alchimia inversa
      • Autoritratto
      • Cenere
      • Costernazione
      • Ora che ti ho perso (sul monte Guadagnolo)
      • Confessione di un infermo
      • Trilogia dell’Arca – Dalla splendida luce
      • Trilogia dell’Arca – Epico trascendentale
      • Trilogia dell’Arca – Dicotomos
      • Il giorno dopo
      • Il tramonto dei nostri giorni
      • Istanbul
      • Johann Sebastian Bach
      • L’ignoto
      • Un bicchiere di latte
      • Post scriptum
      • Procedo fratto
      • Al giardino degli aranci
      • Verso casa
      • Sogno
      • Sulla Via Magliana all’imbrunire
      • Supermercato
      • Vorrei (pensiero della sera)


ISBN: 978-88-99565-66-4
Pagine: 186
Formato: 15 x 21 cm
Giorgio Carducci
Giorgio Carducci
Cenere di Giorgio CarducciCenere
 14,00