Rivista di Diritto delle Arti e dello Spettacolo. N. 1/2018

Giovanni Maria Riccio
Editoriale


Roberto Dante Cogliandro
Il procedimento di valutazione della “culturalità” del bene: la verifica e la dichiarazione

Abstract: Il presente contributo realizza una panoramica del complesso quadro
normativo sui beni culturali con l’obiettivo di indagare l’impatto innovativo della
nuova disciplina tesa a superare l’idea che, in base alla categoria del bene, si
presuma ope legis la culturalità del bene Oggi, infatti, si è sviluppata la tendenza
a valutare la “cosa” senza presunzione, ricercando il punto di equilibrio tra l’esigenza
pubblicistica di garantire la conservazione, valorizzazione e fruizione del
bene e quella di non impedirne o complicarne la circolazione. In omaggio a queste
esigenze, nel 2004 con il Codice dei beni culturali il legislatore ha eliminato il
sistema degli “elenchi”, introducendo un generale obbligo di verifica dell’interesse
culturale da parte del Ministero dei beni culturali e, quindi, di declaratoria di
interesse culturale.
Keywords: beni culturali – conservazione – valorizzazione – circolazione – Codice
dei beni culturali.


Alfonso Contaldo, Flaviano Peluso
Il settore cineaudiovisivo alla luce delle recenti normative anche
secondarie: un primo focus di orientamento sulla riforma cd.
Franceschini

Abstract: Con la legge 14 novembre 2016 n. 220 si è voluto creare una intelaiatura
essenziale per la nuova disciplina del comparto del cinema e dell’audiovisivo; il
legislatore viene ad occuparsi della fase creativa, della fase della produzione ed
anche degli aspetti legati alla distribuzione ed all’esercizio nelle sale cinematografiche.
Tuttavia risalta l’evidenza che l’intervento normativo è dispiegato, ad
oggi, attraverso ben venti normative, fra l’altro ripartite in disposizioni di rango
primario e di rango secondario. Situazione che mostra una riforma che si presta
a pericolosi problemi di raccordo fra le varie fonti, in particolare riguardo all’interpretazione
dell’intero impianto normativo che, così composto, si palesa come
vistosamente esposto a rischi di antinomie. A quanto fin qui detto occorre precisare
che, tuttavia, la riforma in commenta sembra ancora in fase di evoluzione e,
indubbiamente, necessiterà di ulteriori interventi per garantirne l’applicazione.
Keywords: audiovisivo – cinematografia – distribuzione – film commission – sale
cinematografiche.


Lorenza Giordani
5-Pointz: risarcimento milionario per le opere di street art distrutte.
Quale soluzione alla luce del diritto italiano?

Abstract: Graffiti e street art sono stati per lungo tempo stigmatizzarti come atti
vandalici, eppure negli ultimi anni stanno godendo di grande apprezzamento:
Banksy soprattutto, ma anche Blu, Ericailcane, OSGEMEOS, sono nomi di cui
oggi il pubblico conosce, apprezza e addirittura difende le opere. Si tratta di murales
favolosi, effimeri, che vivono e muoiono sulla strada, in balia del tempo
atmosferico e degli eventi che accadono sul suolo urbano. Esaminare graffiti e
street art sotto la lente del diritto d’autore consente di esplorare il rapporto tra
l’artista e il proprietario del muro, poiché in questa forma d’arte si assiste fin dal
principio a una scissione tra le prerogative dell’artista, diritti sul bene immateriale,
e le prerogative del proprietario dell’opera, diritto sul bene materiale, le quali
molto spesso si trovano in conflitto.
Keywords: diritto d’autore – street art – copyright – diritto comparato – bilanciamento
degli interessi.


Angela Patalano
La libertà di panorama nelle opere cinematografiche

Abstract: In occasione dell’anno del patrimonio culturale con il presente lavoro
si cerca di affrontare il tema della libertà di panorama nella cinematografia e
nell’audiovisivo. Che cos’è questa libertà? Quali implicazioni derivano dalla riproduzione
dei beni culturali, beni paesaggistici, tradizioni popolari e culinarie
all’interno delle opere cinematografiche? Attraverso un raffronto approfondito
della normativa vigente si cerca di individuare quali dinamiche sono sottese alla
riproduzione del nostro patrimonio culturale. Inoltre, al fine di giungere ad un’analisi
approfondita e completa della tematica risulta necessario chiedersi se la
cinematografia e l’audiovisivo siano gli unici canali attraverso i quali poter sfruttare
e valorizzare le bellezze del nostro territorio. A tal riguardo verrà analizzato
un caso limite ritenuto di particolare interesse non solo in termini artistici ma
anche e soprattutto in un’ottica giuridica. Si tratta del gruppo EMusic: un progetto
musicale-scientifico che sfrutta le onde sonore prodotte dal terreno (di un
particolare sito) attraverso delle sollecitazioni. Queste vibrazioni si trasformano
in suoni unici legati esclusivamente a quel territorio. Una musica completamente
nuova che solo particolari siti paesaggistici e storici sono in grado di riprodurre.
Insomma, il nostro patrimonio culturale è bello da vedere ma anche da ascoltare.
Keywords: diritto d’autore – codice dei beni culturali e paesaggistici – riproduzione
– autorizzazione – libertà di panorama.


Martina Podagrosi
Street art: conseguenze giuridiche della realizzazione di opere su superfici altrui

Abstract: Lo scopo del presente studio è quello di evidenziare le principali problematiche
giuridiche legate alla tutela della Street Art. Per raggiungere tale obiettivo,
si è scelto il percorso di seguito descritto. In primo luogo, pertanto, ci si
soffermerà sull’origine della Street Art e sul suo ruolo e utilizzo all’interno delle
società, ripercorrendo brevemente anche le varie tecniche utilizzate dagli street
artist. In seguito, si cercherà di far luce su quello che, probabilmente, è l’aspetto
più controverso di questa manifestazione artistica ossia il fatto che, spesso, viene
definita come arte “illecita” in quanto, nella maggior parte dei casi, la creazione
di un’opera di Street Art è il frutto della commissione di un atto illecito o, addirittura,
di un reato. Successivamente, si studierà un altro aspetto centrale legato
alla Street Art, consistente nella proprietà del corpus mechanicum dell’opera quando,
come quasi sempre avviene, quest’ultima viene realizzata dall’artista su una
superficie di proprietà aliena. In ultimo, ci si concentrerà sul particolare aspetto
della cosiddetta “musealizzazione” delle opere di Street Art, volendo individuare
con questo termine la pratica di rimuovere delle opere dal luogo in cui sono state
create e trasferirle nei musei; a tale riguardo occorre tenere conto del fatto che, di
sovente, la realizzazione di un’opera in un determinato luogo non è casuale ma
è frutto di una ponderata scelta dell’artista che, anche attraverso la collocazione
dell’opera amplifica o specifica il messaggio che con essa intende trasmettere.
Keywords: street art – murale – copyright – tutela – proprietà.


Antonino Pratticò
Il recepimento della Direttiva 2014/26/UE e la nuova disciplina delle collecting societies

Abstract: Il presente contributo offre una panoramica della nuova disciplina italiana
sulle collecting societies contenuta nel D.Lgs. 35/2017, che recepisce la Direttiva
2014/26/UE, evidenziandone i profili di criticità con riguardo all’intermediazione
dei diritti d’autore. L’obiettivo è di ripercorrere la strada fatta finora,
partendo dagli albori della gestione collettiva e dall’europeizzazione delle SGC,
nel tentativo di tracciare un possibile percorso futuro.
Keywords: collecting societies – SIAE – Direttiva Barnier – art. 180 LDA – D.Lgs.
35/2017.


Daniela Trionfante
La protezione del diritto d’autore nell’opera musicale

Abstract: il contributo si propone di analizzare la disciplina relativa al diritto
d’autore dell’opera musicale e di esaminare, attraverso uno spunto giurisprudenziale,
le ipotesi di plagio, autocitazione, contraffazione e sincronizzazione, guardando
anche al ruolo di intermediazione di SIAE. Verranno infine effettuati brevi
cenni relativamente alla tutela civile e penale del diritto d’autore.
Keywords: tutela del diritto d’autore – opera musicale – plagio – contraffazione
– SIAE.


Luigi Carlo Ubertazzi
Falsi d’autore e proprietà intellettuale

Abstract: Avviene spesso che il proprietario dell’esemplare originale di un’opera
delle arti figurative attribuisca la sua paternità ad un determinato artista, mentre
questo o i suoi congiunti ex art. 23 LDA la disconoscono. Gli autori, i loro congiunti
e gli archivi d’artista tendono ad applicare a questi conflitti la disciplina
dei diritti morali d’autore: e sono in ciò seguiti dalla maggioranza della giurisprudenza.
La dottrina esclude invece questa applicazione. Questo scritto aderisce alla
linea della dottrina e ne espone le ragioni.
Keywords: falsi d’autore – disconoscimento della paternità – diritti morali d’autore
– diritto al nome – riconoscimento della paternità.

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Giovanni Maria Riccio
Editoriale

Roberto Dante Cogliandro
Il procedimento di valutazione della “culturalità” del bene: la verifica e la dichiarazione

Alfonso Contaldo, Flaviano Peluso
Il settore cineaudiovisivo alla luce delle recenti normative anche
secondarie: un primo focus di orientamento sulla riforma cd.
Franceschini

Lorenza Giordani
5-Pointz: risarcimento milionario per le opere di street art distrutte.
Quale soluzione alla luce del diritto italiano?

Angela Patalano
La libertà di panorama nelle opere cinematografiche

Martina Podagrosi
Street art: conseguenze giuridiche della realizzazione di opere su superfici altrui

Antonino Pratticò
Il recepimento della Direttiva 2014/26/UE e la nuova disciplina delle collecting societies

Daniela Trionfante
La protezione del diritto d’autore nell’opera musicale
Luigi Carlo Ubertazzi
Falsi d’autore e proprietà intellettuale

Collana:
ISBN: 978-88-99565-38-1
Pagine: 170
Formato: 17 x 24 cm
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