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L’inquietudine, l’impulsività, l’estrema vivacità ed irrequietezza, le difficoltà di attenzione e concentrazione, di leggere, scrivere e far di conto, il rifiuto delle regole di convivenza e dell’apprendimento che caratterizzano la presenza a scuola di molti studenti, non sono sempre i “sintomi” osservabili del “segno” di una malattia, di un disturbo o di un bisogno speciale ma, più spesso, possono essere l’effetto non solo di percorsi apprenditivi o storie personali svantaggiate, quando non drammatiche, ma anche del loro non sapere “come fare”, del non saper “imparare ad imparare”, della mancanza di consapevolezza del funzionamento della propria attività mentale.
Noi riteniamo, infatti, che esista una via di soluzione pedagogica o, meglio, neuropedagogica e non psicologica o psichiatrica, all’insuccesso scolastico ed umano di questi bambini.
La neuropedagogia, che tiene conto anche delle ricerche di Maria Montessori e di Antoine de la Garanderie, infatti, è una nuova scienza dell’apprendimento, dell’educazione e della personalità fondata sulla dialettica del biologico e del sociale, una scienza che integra il sociale-educativo della pedagogia e il biologico della neurologia, alla luce dei processi storici, valoriali, filosofici, morali e spirituali.
€ 13,00
Introduzione
Premessa. Incontro con la Pedagogia dei gesti mentali
Capitolo 1. Pedagogese o Psicologese?
Capitolo 2. Identità mentale e sociale alla base di un apprendimento efficace
Capitolo 3. L’attività mentale
Capitolo 4. Riuscire a scuola
Capitolo 5. Dalla neuropedagogia alla neurodidattica. Metodologia per il rispetto dei personali profili pedagogici di apprendimento in ottica
inclusiva
Conclusioni
Bibliografia