Mito e simbolo degli archetipi musicali

Lo sguardo del romanticismo verso Oriente

Questo testo deriva dalla commistione dello studio della filosofia orientale, di quella occidentale e della storia della musica.

L’idea che pervade il testo è la ricerca, spesso difficile e spigolosa di una verità culturale unica, una matrice comune che possa giustificare, unire, amalgamare culture eterogenee e diverse tra loro.

Punto di partenza è la creazione, termine particolare che porta in sé diversi significati: religioso, culturale, musicale; per poi addentrarsi nella mitologia antica e nella filosofia romantica: elementi distanti ma quanto mai vicini.

Nella scelta delle fonti si è cercato dare maggiore attenzione a due dei maggiori testi religiosi dell’occidente e dell’oriente: l’Antico Testamento e parte delle Upanishad, le fonti vediche per eccellenza che qui si riportano in appendice. Infine ci si accosta con delicatezza al patrimonio culturale dei musicisti di ispirazione liberale che alla luce della modernità potremmo definire open mentality.

2.1.2 La lira di Orfeo e Faone

Il mito di Orfeo è forse il più antico e celebre.

Orfeo è l’eroe mitico che ha legato il canto al suono della lira; la sua musica è concepita come una forza magica e oscura, che sovverte le leggi della natura, riconcilia i principi opposti: vita e morte, male e bene, gli dèi e l’uomo. L’unità è ricostituita per mezzo della potenza magico – religiosa del canto e della musica. Orfeo ottenne da Persefone e da Dioniso la grazia di salvare l’anima dal ciclo delle reincarnazioni e così di potersi riunire agli dèi.

Celebre musico e poeta, Orfeo, figlio di Apollo e di Clio, egli suonava in modo talmente dolce la sua cetra che i fiumi si fermavano per ascoltare, le belve si ammansivano e i sassi e gli alberi si commuovevano.

Portando con sé la sua cetra Orfeo discese negli Inferi per recuperare la dolce Euridice. Al suono del suo strumento e del suo canto Caronte lo traghettò verso il mondo sotterraneo e Cerbero lo lasciò passare.

Negli Inferi, Orfeo col suo canto e col suo suono era riuscito a commuovere i giudici infernali. Anche Persefone e Plutone, regnanti del tetro paese delle ombre si commossero e acconsentirono che egli riportasse con sé Euridice, a condizione che non si voltasse mai a guardarla finché non fosse fuori del regno infernale. Orfeo con la sua sposa iniziò così il ritorno al mondo dei vivi, ma per strada non sentendo più i passi della sua amata si voltò a guardare e così Euridice rifattasi ombra si dileguò nell’ultimo saluto di addio al suo sposo. Lui non riuscendo a rassegnarsi rifece dei passi indietro, e stavolta a nulla valsero le sue suppliche a Caronte affinché lo conducesse dall’altra sponda. Inutilmente egli aspettò per sette giorni senza toccare cibo sulle rive dell’Acheronte. Sconsolato, si ritirò sul monte Rodope, rinchiuso nel suo dolore. Le Baccanti cercarono di consolarlo in tutti i modi, facendogli offerte amorose e, respinte anche quelle, sdegnate lo fecero infine a pezzi e gettarono le sue membra nel fiume Ebro.

La sua testa e la sua cetra continuavano però a cantare il suo dolore per la perdita di Euridice. Zeus, commosso dalla struggente storia, pose la testa di Orfeo in mezzo al cielo, nella costellazione della Lira.

Ancora oggi, si afferma che, nelle notti stellate è possibile udire il suo canto d’amore.

Rassegna stampa

Oriente E Occidente Tra Simbologie E Miti Antichissimi

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Indice

Prefazione

Introduzione

1. La creazione come evento sonoro
1.1. Il suono nel suono nel processo creativo
1.2. La produzione sonora come ricongiungimento al divino: l’Om ed il canto di lode

2. La mitologia nell’antichità: culture a confronto
2.1 Il potere magico della musica
2.2 Gli “effetti” della musica

3. Percezione della tradizione mito-filosofica orientale nel pensiero filosofico romantico tedesco
3.1. Caratteri generali del Romanticismo: contesto storico
3.2. Ricezione del pensiero filosofico orientale
3.4. Ri-conoscenza del pensiero filosofico orientale ed influenza nelle arti

4. Il Romanticismo musicale tedesco: lo sguardo verso oriente
4.1 Considerazioni preliminari
4.2 Mozart, Kierkegaard e l’Oriente.
4.3 La dimensione orientale in Ludwig van Beethoven: tempo, fede e destino. Brahms
4.4 Oriente in Richard Wagner

Postfazione dell’autore

Appendice
Brhadaranyaka Upanisad (estratto)
Chandogya Upanisad (estratto)

Bibliografia


ISBN: 978-88-31222-29-7
Pagine: 164
Formato: 15 x 21 cm
Alessandro Decadi
Alessandro Decadi
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