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Le lettere raccolte in questo piccolo volume sono state scritte in gioventù, nell’arco di una dozzina d’anni. Rivolte ad amiche e amici – con lo spirito indocile, esigente, idealista e dubitante di un giovane cristiano in formazione – affrontano i temi più vari: l’amicizia, l’amore, il corpo e la vanità, la sessualità e il matrimonio, lo studio, il viaggio, il male e il limite, la morte e la malattia, il perdono, l’Europa, l’ambiente, l’impegno sociale, la nonviolenza, lo sport, la vocazione, la ricerca della verità e altri nodi ‘teologici’ più specifici.
Senza sistematicità: nate occasionalmente, sono lettere in cui i contenuti si modellano alle circostanze e ai destinatari, trasudando l’inquietudine degli anni in cui l’autore si trovava immerso. I temi sono guardati con la tensione spirituale di una religione ereditata, ma che si cerca di far convivere con la cultura postmoderna assorbita, la propria personalità, le convinzioni laiche, le contraddizioni vissute e mai negate: senza giungere a una composizione definitiva. Al lettore è proposta l’avventura di esplorare dei paesaggi nei quali tracciare i propri sentieri.
Le domande di senso e le questioni di fede sono i temi in filigrana di questa raccolta di scritti – e qualche poesia e racconto – sospesi tra fascino e follia. Il fascino della persona di Cristo e la follia di essere cristiani e umani. I due poli attorno a cui ruotano le riflessioni, per vivere la fede in modo dinamico, appassionato, dialogante e, perché no, giovanile. Una fede intrisa d’interrogativi e turbamento.
Un testo pensato per essere trasmesso da amici ad amici – qualora i primi trovino tra le sue righe qualcosa da comunicare ai secondi – con un occhio rivolto alle attività formative per giovani, alle quali il libro vuole fornire un possibile, umile, strumento in più.
€ 21,00